domenica 15 aprile 2018

Venerdi 13 aprile un interessante incontro al polo espositivo Juana Romani su In nome del popolo sovrano presenti Enrico Luciani del Comitato Amici del Gianicolo e Padre Filippo Lovison dei chierici regolari di S.Paolo detti i Barnabiti, Sabato 21 dopo la proiezione de Nell'Anno del Signore con Annalisa Gentilini e Rita Gatta parleremo di

LEONIDA MONTANARI medico condotto in Rocca di Papa

Dal secondo Venerdi di Maggio parte la terza edizione delle Notti d'arte - Notti di stelle che quest'anno vedra' protagonista la settima arte "il cinema" con una rassegna completa della produzione di Magni sia come sceneggiatore che regista integrata con i piu' bei lavori degli attori da lui diretti rassegna condotta in collaborazione con l"associazione culturale Clik!

Venerdi pomeriggio presso la Sala Marcello De Rossi del polo espositivo Juana Romani ha avuto luogo un interessante incontro sul film In nome del Popolo Sovrano scritto e diretto da Luigi Magni nel 1990 e premiato con il David di Donatello per i costumi. Enrico Luciani del Comitato Amici del Gianicolo ha illustrato i luoghi della Repubblica Romana e Padre Filippo Lovison gia' Generale dell'Ordine dei Barnabiti ha inquadrato la figura del Padre Ugo Bassi barnabita protagonista della Repubblica Romana. Fu lui a cercare di convincere Pio IX a rinunciare al potere temporale. Sabato 21 aprile in coincedenza non voluta con il Natale di Roma alle ore 17.00 verra' proiettato Nell'Anno del Signore a seguire un incontro con Annalisa Gentilini e Rita Gatta sulla figura di Leonida Montanari medico condotto in Rocca di Papa. Sara'un interessante occasione per scoprire la figura del medico carbonaro decapitato a Roma il giorno di San Clemente del 1825 insieme al compagno Angelo Targhini. Un interessante operazione culturale che sarabbe piaciuta a Magni che della storia aveva fatto una ragione di vita. Dal secondo Venerdi'di Maggio partono le notti d'arte notti di stelle che quest'anno vedranno protagonista la settima arte il cinema con una rassegna dedicata all'intera produzionMagni prima come sceneggiatore e poi come regista. Rassegna integrata con i piu'bei lavori degli attori che il maestro ha diretto. Un ulteriore omaggio a Magni e alla sua Roma la cui storia Velletri ha vissuto di riflesso. Sempre di piu' convinti della necessita' di riscoprire le radici e proporle alle nuove generazioni per permettere loro di riappropriarsi di un indentita' che altrimenti rischia di essere perduta soffocata dall'era di internet e dello smart phone.
Alessandro Filippi

domenica 1 aprile 2018

Prosegue il progetto del circolo artistico La Pallade Veliterna sulla valorizzazione e la divulgazione dell'opera di Luigi Magni mirato alla costituzione presso il Polo Espositivo Juana Romani di una mostra permanente sulla carriera del grande autore romano

ED ORA ALLA RICERCA DEGLI ABITI DI SCENA DISEGNATI DA LUCIA MIRISOLA PER LE OPERE DEL MARITO LUIGI MAGNI

Dopo l'intitolazione del Viale della Villa Ginnetti al maestro romano e la piantumazione di una camelia dedicata a sua moglie Lucia Mirisola via ad un'altra fase del progetto "Magni" che "La Pallade Veliterna" porta avanti dal mese di Settembre del 2017,quella della ricerca dei costumi disegnati da Lucia per la costituzione di una grande mostra permanente che possa rendere fruibile la grande carriera di una coppia di spettacolo senza dar spettacolo.


Dopo l'inaugurazione della mostra Gigi Magni filmografia di un regista parte un'altra fase del progetto "Magni" quella dedicata all'opera di sua moglie Lucia Mirisola attraverso la ricerca nei magazzini delle varie costumerie degli originali dei film per realizzare un catalogo fotografico e allestire una mostra permanente presso il Polo Espositivo Juana Romani. Operazione che verra'condotta in collaborazione con l'Associazione Clik di Paolo Pace. Lucia Mirisola Dopo aver iniziato la sua carriera nel 1955, nel 1960 fu assistente scenografa e costumista nel capolavoro La dolce vita di Federico Fellini.In quasi cinquant'anni di attività, ha curato le scenografie della maggior parte dei film del marito Luigi Magni, tra i quali La carbonara, Arrivano i bersaglieri e La Tosca, ricevendo il Nastro d'argento alla migliore scenografia per In nome del Papa Re e quello per i migliori costumi per 'o Re, quest'ultimo premiato per lo stesso motivo anche con il David di Donatello così come In nome del popolo sovrano.Nella mostra Gigi Magni filmografia di un regista sono esposti i primi sei abiti originali di cui quattro rintracciati nella collezione Costumi d’Arte Peruzzi e sono quelli indossati da Lucrezia Lante Della Rovere nella Carbonara, da Nino Manfredi ne La Notte di Pasquino, da Alberto Sordi ne In nome del popolo sovrano e Franco Nero ne il Generale. La Costumi d'Arte Peruzzi nacque con altra denominazione, nel 1815 circa, dall’iniziativa di Angelo Pignotti, vecchio soldato Napoleonico, che iniziò a Firenze una sua piccola attività di antiquariato minore.Fra le sue mercanzie aveva abiti della fine del seicento e ancor più del settecento che pur non essendo, oggetti di vero antiquariato, con il radicale mutare delle fogge del vestire, soprattutto dopo la Rivoluzione Francese, avevano assunto un interesse documentario di un’epoca vicina, ma distante dal nuovo modo di vivere. In seguito alle richieste di molti pittori, che si servivano di questi abiti autentici per i loro modelli per quadri di maniera, Pignotti decise di non limitarsi ad prestarli graziosamente ma di organizzare un’attività di noleggio vero e proprio.Alla metà del secolo, Egisto Peruzzi, che aveva sposato la figlia del Pignotti, ereditò l’attività e ne cambiò la ragione sociale in CASA D’ARTE – Firenze – non limitandosi al noleggio degli abiti autentici, ma cominciando a fabbricarne di nuovi, su richiesta e disegni di pittori e filodrammatiche. Anche i balli in maschera, molto in voga all’epoca, incrementarono tantissimo l’attività di confezione e noleggio. L’impresa si andò sempre più sviluppando con Ruggero, figlio di Egisto, anche lui fra l’altro, attore filodrammatico, che non si limitò a fornire i costumi alle compagnie filodrammatiche toscane, ma viaggiando per l’Italia, anche alle compagnie di prosa primarie. Il Figlio di Ruggero, Giuseppe, volse la sua attenzione al genere di spettacolo più grandioso dell’epoca: l’Opera Lirica.Siamo intorno al 1920 e si va formando in maniera sempre più accelerata, attraverso questi spettacoli, un cospicuo patrimonio di magazzino. Altri due vengono dalla Costumi Tirelli e sono quelli indossati da Carmen Scarpitta ne In nome del Papa Re e da Vittorio Gassman in Tosca. A Formello, nei pressi di Roma, sorge un edificio di cinquemila metri quadrati dove sono appesi, suddivisi per generi e per epoche, più di cinquemila abiti d’epoca autentici e oltre  centosettantamila costumi, i primi raccolti dalla passione di collezionista di Umberto Tirelli e incrementati in seguito dalla perseveranza di Dino Trappetti, e i secondi prodotti dalla sartoria che lo stesso Tirelli fondò. Insieme alla collezione di schizzi, bozzetti, disegni preparatori, custodita dalla ditta, questo repertorio di cinque decenni di arte scenica al servizio di teatro, cinema, opera lirica, ha pochi uguali al mondo. Fedele ai principi che hanno ispirato il suo fondatore, la Ditta è cresciuta e non ha mai cessato di alimentare la fantasia di sommi creatori di costumi tra cui Lila de Nobili, Piero Tosi, Pier Luigi Pizzi, Gabriella Pescucci, Milena Canonero, Maurizio Millenotti, Ann Roth... fino ai loro emuli di oggi come Carlo Poggioli, Alessandro Lai e Massimo Cantini Parrini…sartoria Tirelli è nata nel 1964, ad essa si deve la realizzazione di costumi per film e spettacoli famosissimi, tra cui i costumi di quasi tutti i film di Luchino Visconti (disegnati da Piero Tosi). Ha collaborato alla realizzazione dei costumi di "Casanova" di Federico Fellini, costumista Danilo Donati il quale vinse l'Oscar per i migliori costumi nel 1973/74, di "Momenti di gloria" del regista Hugh Hudson, costumista Milena Canonero premio Oscar nel 1982, i costumi di "Amadeus" di Milos Forman, per il quale il disegnatore Teodor Pistek guadagnò un premio Oscar nel 1985, i costumi per "Cyrano de Bergerac" disegnati da Franca Squarciapino, premio Oscar 1991, "L'età dell'innocenza" che fruttò un Oscar alla costumista Gabriella Pescucci nel 1994 e “Marie Antoinette” che fece vincere il premio Oscar alla costumista Milena Canonero nel 2007 e numerose sono state le nomination e tanti altri i premi italiani e stranieri, assegnati a vari costumisti ai quali la sartoria Tirelli ha dato il suo contributo realizzativo. Dopo la scomparsa del suo fondatore Umberto Tirelli, continua attraverso i suoi amici-eredi la sua prestigiosa attività sotto la guida di Dino Trappetti.La Tirelli Costumi ha realizzato i costumi per "Il paziente inglese" premio Oscar per la costumista Ann Roth nel 1997, “La leggenda del pianista sull’oceano” David di Donatello per il costumista Maurizio Millenotti e dello stesso “Passion, la passione di Cristo” e “N – Io e Napoleone”, “Ritorno a Cold Mountain” disegnati da Ann Roth, “I Fratelli Grimm e l’incantevole Strega” di Gabriella Pescucci, “Il Mestiere delle Armi” costumi di Francesca Sartori. Nonché i costumi per “Nuovo Mondo” disegnati da Mariano Tufano, “Silk” costumi di Carlo Poggioli, “Primo Carnera” e “Barbarossa” costumi di Massimo Cantini Parrini, “I Viceré” e “The Wolfman” con i costumi di Milena Canonero.Inoltre ha collaborato per i film "Titanic" premio Oscar nel 1998 per la costumista Deborah Scott, "Elizabeth" costumista Alex Byrne, “Moulin Rouge” di Baz Luhrman, “La fabbrica di cioccolato” di Gabriella Pescucci, “The Duchess” costumi di Michael O’Connor premio Oscar nel 2009, “Robin Hood” costumi di Janty Yates e “Alice in Wonderland” costumi di Coleen Atwood.Di uguale importanza sono poi, i lavori teatrali realizzati da talenti emergenti come Massimo Gasparon e Stefano Poda.

Umberto Tirelli era un appassionato collezionista di abiti antichi, che inizialmente ricercava e acquistava a scopo di studio nelle soffitte delle famiglie aristocratiche e sulle bancarelle dei mercati delle pulci di mezzo mondo, Tirelli ha costruito pazientemente una imponente collezione che conta oggi più di 15.000 capi autentici ed è sicuramente una delle più importanti collezioni private del mondo nel campo dell'abbigliamento.Umberto Tirelli non si è limitato a collezionare abiti storici, ma ha sempre cercato di farli vivere, mettendoli a disposizione dei costumisti con cui collaborava e numerose sono le donazioni fatte ai più prestigiosi Musei del mondo (Metropolitan Museum di N.Y; Tokyo Institute of Costume; Kyoto Institute of Costume e Le musée des Arts décoratifs a Parigi). La Donazione più considerevole (circa 300 costumi) costituisce il nucleo fondamentale della Galleria del Costume del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze. Con lo stesso proposito la Sartoria Tirelli ha organizzato e tutt’ora organizza mostre utilizzando sia i costumi autentici appartenenti alla propria collezione sia quelli realizzati per i film e per le opere teatrali di maggior successo, come la recente mostra “L’Atelier degli Oscar” organizzata a Gorizia nella cornice storica di Palazzo Attems Petzenstein che ha riscontrato un grande successo di pubblico.Umberto Tirelli apre la sua sartoria nel novembre 1964 con due macchine da cucire, cinque sarte, una modista, una segretaria e un autista-magazziniere.Dopo il primo spettacolo (una "Tosca" disegnata da Anna Anni e diretta da Mauro Bolognini per il Teatro dell'Opera di Roma), nel primo anno di attività la sartoria Tirelli realizza i costumi per tre grandi spettacoli di prosa: "Tre sorelle" e il "Il gioco delle parti" disegnati da Pier Luigi Pizzi per la regia di Giorgio De Lullo, e il "Giardino dei ciliegi" disegnati da Ferdinando Scarfiotti per la regia di Luchino Visconti.Da allora la sartoria Tirelli non ha fatto che crescere. La sua attività si è sviluppata principalmente in due direzioni diverse e complementari: quella tracciata dalla carriera di Pier Luigi Pizzi, e costellata di costumi concepiti per il teatro di prosa e d'opera, prevalentemente (ma non solo) all'insegna dell'invenzione e della fantasia; e quella tracciata dalla carriera di Piero Tosi, che si è dedicato di preferenza (ma non solo) al cinema, nella ricostruzione filologica.Il lavoro di Tosi ha poi influenzato in modo determinante quello di Gabriella Pescucci cresciuta professionalmente sotto la guida di Tosi e Tirelli e arrivata nel 1994 a vincere un Oscar per “L'età dell'innocenza", Maurizio Millenotti, anche l'apporto di Vera Marzot e Maurizio Monteverde è stato fondamentale per la costruzione del prestigio della sartoria.Numerosi sono i costumisti che sono cresciuti nella "Bottega Tirelli" e alcuni di loro hanno raggiunto prestigio internazionale, come Maurizio Millenotti (due nomination per l'Oscar e numerosi premi italiani), Giovanna Buzzi, Alberto Verso, Carlo Diappi, Carlo Poggioli, Flora Brancatella, Alberto Spiazzi, Silvia Aymonino, Alessandro Lai, Mariano Tufano e Massimo Cantini Parrini.E numerosi sono i costumisti stranieri che hanno frequentato e tutt’ora frequentano la Tirelli Costumi, come Hugo De Ana (regista e costumista dei suoi spettacoli), Sandy Powell, Claudie Gastine, Ann Roth, Penny Rose, Yvonne Sassinot de Nesle, Francoise Tournafond, Olga Berluti, Deborah Scott, Jean Philippe Abril, Janty Yates e tanti altri.
ALESSANDRO FILIPPI

lunedì 26 marzo 2018

Sabato 24 Marzo al parco della Villa Ginnetti a Velletri è stata segnata la storia

DOPO IL NO DI ROMA A VELLETRI VIALE LUIGI MAGNI E’UNA REALTA’

Intitolato alla presenza dei nipoti Umberto e Mauro, degli amici Leila Benhar presidente dell’Associazione Luigi e Lucia Magni, del segretario della stessa associazione Massimo Castellani e di tanti amici ed estimatori del maestro.

Sabato 24 Marzo, presso la Villa Ginnetti di Velletri è stata segnata la storia. Dopo il No di Roma la città di Velletri ha intitolato un Viale della Villa Ginnetti al maestro Luigi Magni, riconoscendo così per prima in Italia l’arte e la cultura del grande autore – regista romano scomparso nel 2013. Per arrivare a questo importante risultato’è stato un lavoro di squadra partito dal Circolo Artistico La Pallade Veliterna che ha proposto l’iniziativa condivisa immediatamente dagli Assessori Luca Masi – Marcello Pontecorvi e Orlando Pocci che insieme alle consigliere Romina Trenta e Sabina Ponzo hanno seguito tutto l’iter burocratico che ha portato allo scoprimento della targa. Ad introdurre la cerimonia è stato Alessandro Filippi presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna che ha tracciato un profilo del maestro per passare poi la parola all’Assessore Pontecorvi per il saluto istituzionale a cui ha fatto seguito il ringraziamento dell’Avvocato Leila Benhar presidente dell’Associazione Luigi e Lucia Magni. Il momento dello scoprimento della targa è stato affidato ai nipoti Umberto e Mauro Magni. A chiudere la prima parte della manifestazione è stato il giovane veliterno Skany Martin che ha eseguito la celebre Nu je da retta Roma tratta dalla Tosca. Un velo di emozione era sul volto dei presenti tra questi Maura Dani all’epoca presidente del Centro Studi Veliterno che assegnò il Premio Eduardo alla carriera a Magni, l’Avvocato Renato Mammucari, Alessandra De Angelis curatrice con Marco Nocca e Gabriele Romani della mostra su Juana Romani che non ha potuto fare a meno di complimentarsi per l’iniziativa. A seguire al Polo Espositivo è stata inaugurata la mostra Gigi Magni filmografia di un regista che ripercorre la carriera del maestro romano. Fino al 25 Aprile sono esposti sei abiti di scena originali disegnati da Lucia Mirisola per i film Tosca – Il Generale – In nome del Papa Re – La Carbonara – In nome del Popolo Sovrano – La Notte di Pasquino. Al centro della sala in due teche i cinque david di donatello vinti da Gigi Magni e da sua moglie Lucia Mirisola alla quale è stata dedicata una camelia lungo il Viale dedicato al marito. Anche la mostra è stato un lavoro di squadra portato luci e allestimento sono a cura di Paolo Santapace, i costumi prestito della Costumi Tirelli, della Costumi Peruzzi, della Compagnia Teatrale Epica di Roma – le statue della CineArs De Angelis – la ghigliottina della Rancati di Roma. Ma di questo avremo tempo di parlarne. Il dirigente scolastico del Cesare Battisti Eugenio Di Bennardo ha lanciato durante il suo intervento il progetto di un indirizzo cinematografico a Velletri dedicato proprio a Magni.
Alessandro Filippi

mercoledì 21 marzo 2018

Rai arte parla di Noi

Un altro traguardo raggiunto il servizio su www.arte.rai.it dedicato al polo espositivo Juana Romani un regalo del maestro Fabio Massimo Caruso


http://www.arte.rai.it/articoli/da-scuola-darte-a-spazio-espositivo-velletri-ed-un-istituzione-al-passo-con-i-tempi/40171/default.aspx

domenica 18 marzo 2018

Appuntamenti

Mercoledi 21 marzo ore 17.00 in occasione del 90 compleanno del maestro Luigi Magni presentazione della mostra Gigi Magni filmografia di un regista
sabato 24 marzo ore 16.00 villa ginnetti cerimonia di intitolazione di un viale a Luigi Magni
Ore 17.00 polo espositivo Juana Romani inaugurazione della mostra Gigi Magni filmografia di un regista
domenica 25 marzo ore 16.00 esibizione degli artisti partecipanti al premio cornacchia
Ore 17.00 esecuzione di alcuni brani delle colonne sonore dei film
Ore 18.00 teatro artemisio ingresso gratuito adattamento teatrale de Nell'Anno del Signore a cura della compagnia epica di roma ingresso libero
Siete invitati

lunedì 12 marzo 2018

Sei abiti di scena originali opera di Lucia Mirisola alla mostra dedicata alla filmografia di Luigi Magni dal 24 marzo al Polo Espositivo Juana Romani

Il 21 marzo 90 compleanno del maestro presentazione alla stampa

Mercoledi' 21 marzo, se fosse stato in vita il maestro Luigi Magni avrebbe tagliato il traguardo dei 90 anni. Per fargli idealmente gli auguri proprio il 21 marzo alle ore 17.00 presso il Polo Espositivo Juana Romani verra' presentata all'amministrazione comunale e alla stampa la mostra GIGI MAGNI filmografia di un regista. Mostra che vuole ripercorrere la sua carriera e rendere omaggio alla moglie Lucia Mirisola scenografa costumista scomparsa nel 2017. Infatti saranno esposti sei abiti di scena originali disegnati dalla Mirisola per In nome del Papa Re, La Tosca, Il Generale, In nome del Popolo Sovrano, La Carbonara e La notte di Pasquino. Gli abiti sono stati concessi da due prestigiose aziende la Costumi d'Arte Peruzzi e la Costumi Tirelli e sono quelli autentici indossati da Vittorio Gassman ne La Tosca dove interpretava il barone Scarpia, da Carmen Scarpitta ne In nome del Papa Re dove interpretava la contessa Flaminia, da Franco Nero ne Il Generale dove interpretava Garibaldi, da Alberto Sordi ne In nome del Popolo Sovrano dove interpretava il Marchese Arquati, da Lucrezia Lante della Rovere ne La Carbonara dove interpretava Cecilia e da Nino Manfredi dove interpretava Pasquino nell'opera ultima di Magni la notte di Pasquino. Si tratta di un occasione unica nel suo genere che unita all'esposizione dei cinque david di donatello e dai nastri d'argento vinti dalla coppia Mirisola Magni,all'esposizione dei disegni e del quadro di scena de La Carbonara opera di Mauro Magni nipote del regista statue e altri oggetti ci fara' immergere nel mondo del grande autore romano. Mercoledi' quindi siamo tutti invitati a questo appuntamento dove sara'proiettata l'opera ultima di Magni e anche l'ultima di Nino Manfredi la Notte di Pasquino. Un grazie va di cuore all'amico Paolo Santapace per la collaborazione nell'allestimento della mostra alle aziende che hanno concesso il materiale di scena Cinears De Angelis - Costumi d'arte Peruzzi - Costumi Tirelli - Rancati, compagnia epica, all' Associazione Luigi e Lucia Magni ed in particolare al suo presidente Avv. Leila Benhar e al suo segretario Massimo Castellani per le necessarie autorizzazioni, per ultimo ma non meno importante il nipote del regista Mauro Magni per la concessione dei disegni di scena da lui realizzati per la carbonara e per aver ottenuto da Valerio Mastrandrea il ritratto di scena realizzato sempre da Mauro Magni per La Carbonara

giovedì 8 marzo 2018

Partecipazione

Il circolo artistico La Pallade Veliterna commosso partecipa al lutto della famiglia Vespaziani e dell'Associazione Cento Pittori di Via Margutta  per la perdita del maestro
ALBERTO VESPAZIANI

IX VELLETRI WINE FESTIVAL "NICOLA FERRI" bando

VELLETRI WINE FESTIVAL " NICOLA FERRI " 2024 bando

L’edizione 2024 della rassegna, istituita nel 2013 da una idea di Alessandro Filippi,  con l’allora assessore Orlando Pocci e sostenuta dall...