Antonino Ciancia, uomo di vasta cultura e di
vedute lungimiranti dopo alcuni anni dal suo arrivo a Velletri si rende conto
di una realtà che era forse da troppo tempo sottovalutata, quella della
formazione dei giovani apprendisti che popolavano le numerose botteghe
artigiane del centro storico. Ciancia aveva capito che quei ragazzi erano
sfruttati sottopagati e ricevano a malapena le nozioni basilari di quel
mestiere che volevano imparare magari da vecchi artigiani che gelosi dei loro
segreti non li tramandavano per paura di perdere clienti e lavoro.
Il professore allora pensò ad una scuola
serale, che potesse in qualche modo colmare le lacune che quei per dirla in
dialetto “regazzotti” avevano nella loro formazione. Propose la sua idea
all’amministrazione comunale all’epoca capeggiata dal Sindaco Luigi Galletti era
il 1875. Capita la validità del progetto l’amministrazione comunale l’approvò
con delibera del 22 Settembre 1875.
La prima sede della scuola fu il piano
terra del Palazzo delle Maestre Pie in Via Guido Nati. Nei ragazzi questa nuova
scuola trovò un notevole interesse tanto che fu necessario ad un certo punto
chiudere le iscrizioni e ammettere al primo anno scolastico sono trenta di loro
scelti tra quelli che offrivano maggior affidamento. Nel 1876 inizia l’attività
didattica e a fine anno l’amministrazione comunale volle premiare sedici
allievi scelti tra i più meritevoli secondo le segnalazioni del direttore.
Il Sindaco Galletti scriveva ad Antonino
Ciancia:
Velletri 6 Giugno
1876
Carissimo Sig.
Professore
Sono ben lieto dei buoni risultati
ottenuti dalla scuola di disegno e tutto il merito di questa utile istituzione
si deve a V.S. Ill.maq che con vera abnegazione si è prestata a dotare col
magistero che ella nella mente esercita. Si abbia dunque le debite lodi da
parte anche di questa popolazione. E ringraziandola della nota rimessami col
pregiato foglio del 3 corrente dei sedici alunni da premiarsi con i sensi di
perfetta stima ho l’onore di raffermarmi.
Il Sindaco
Luigi Galletti
Dal 1876 al 1897 la scuola prende corpo
e la crescita costante della popolazione scolastica rese necessario
l’ampliamento della sede scolastica, alla prima stanza venne aggiunta una un
poco più grande. Nel 1890 la giunta deliberò di spostare la scuola al piano
terra del Convento dei Terziari Francescani in Via Luigi Novelli occupato in precedenza dalle scuole
elementari.
Nella stessa delibera venne autorizzata
l’assunzione di tre capi d’arte: un falegname, un fabbro e uno “stagnaro” che
avendo le loro officine nella scuola potessero dare ai ragazzi oltre
l’insegnamento pratico anche quello teorico. La delibera venne eseguita solo in
parte, perchè all’atto del trasferimento nella nuova sede Ciancia era
affiancato nell’insegnamento solamente dal cognato Oreste Nardini, la scuola
dal punto di vista amministrativo dipendeva dal Comune e didatticamente dalla
sola abilità del direttore
MASSIMO GALLELLI
direttore dal 1897 al 1898
Antonino Ciancia, dopo vent’uno anni alla guida della scuola,lascia la
direzione nelle mani del Prof. Massimo Gallelli. Il nuovo direttore diede alla
scuola il primo ordinamento approvato con delibera della giunta del comune di
Velletri il 6 Dicembre 1897.
Venne messo nel bilancio del comune
l’assegno per il direttore insegnante unico. La scuola era distinta in cinque
sezioni stuccatori – intagliatori in legno – intagliatori in marmo – fabbri
ferrai – pittori decoratori.
Si strutturano anche i corsi e la didattica,
ogni sezione era divisa in due corsi della durata di due anni ciascuno: il
preparatorio e il superiore;nel corso preparatorio era obbligatorio lo studio
della geometria, degli elementi di architettura, del disegno applicato alle
arti industriali esercitate dagli alunni, della plastica ornamentale con la
sola modellazione in creta, delle applicazioni manuali d’intaglio in legno e in
marmo e di opere di ferro battuto.
Nel corso superiore, lo studio della
prospettiva, dei vari stili di architettura, del disegno a tutto effetto dalla
stampa e dal vero, della plastica ornamentale in creta, in plastilina, in
stucco ed in cera, di lavori completati d’intaglio in legno e in marmo, di
opere in ferro battuto di assoluta composizione degli alunni.
Si istituiva in oltre un laboratorio per
le applicazioni manuali, e si rendevano obbligatorie le prove finali al termine
di ogni anno scolastico, con relativa premiazione.
Era un ordinamento didattico molteplice
e vasto, che certo non poteva essere seguito solamente dal Direttore che era
anche insegnante della scuola. Dopo un anno di esperienza Gallelli rinuncia
all’incarico che passa al suo fiduciario che già lo suppliva il Prof. Edgardo
Zauli Sajani.
DELIBERAZIONE
DELLA GIUNTA MUNICIPALE DI VELLETRI PER L'APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DELLA
SCUOLA
(6
DICEMBRE 1897)
La Giunta Municipale di Velletri :
Visto che il. vigente regolamento per la Scuola serale di disegno
applicato alle arti e all'industria non corrisponde a tutti i fini che la
Scuola stessa si propone, ed è in molte parti
manchevole ;
Visto il progetto di un regolamento nuovo presentato dal Sig. Professore
Massimo. Galelli per detta Scuola, per la quale il medesimo è Direttore unico insegnante
Visto che anche questo vuoi essere in alcune parti emendato ed applicat
la necessità e l'urgenza di deliberare il regolamento di che trattasi;
Visti gli art. 118 e 369 della legge comunale e provinciale in vigore;
Delibera nel
seguente tenore il
REGOLAMENTO PER LA SCUOLA SERALE DI
DISEGNO APPLICATO ALLE ARTI E ALL' INDUSTRIA
Art. 1
La Scuola avrà la durata di
otto mesi, ed incominciando col 1 di novembre, terminerà col 30 maggio di ogni
anno. Le lezioni cominceranno ad un'ora
e finiranno a tre ore di notte di tutti i giorni, eccettuati i festivi.
Art. 2.
Alla Scuola è preposto un solo insegnante, che ne avrà anche la direzione, ed è retribuito con l'assegno annuo di lire mille salvo
quegli annienti che al Consiglio Comunale piacesse in
seguito di deliberare.
Per essere ammessi alla Scuola è necessario saper
leggere e scrivere, e aver
raggiunto i 14 anni di età.
Art. 3.
La Scuola è divisa in cinque
sezioni:
1°Stuccatori;
2° Intagliatori in legno;
3° Intagliatori in marmo;
4° Fabbri ferrai;
5° Pittori
decoratori.
Art. 5.
Ogni sezione è divisa in due corsi della durata di
due anni ciascuno : il preparatori
e il superiore.
Il corso preparatorio
comprende lo studio della geometria, degli elementi di
architettura, del disegno ornamentale
applicato alle arti industriali esercitate dagli alunni,. della plastica
ornamentale con la sola modellazione in creta, delle applicazioni manuali
d'intaglio in legno e in marmo, e di arti fabbrili.
Art. 6.
Il corso superiore comprende lo studio della
prospettiva, dell'architettura ornamentale, con lo studio dei vari stili
dell'ornamento del disegno a tutto effetto dalla stampa e dal vero; della, plastica
ornamentale
con modellazione in creta, in plastilina, in stucco ed in cera, di
lavori completi d'intaglio in légno e in marmo, d'arte fabbrile, di assoluta
composizione degli alunni
Art. 7.
Alla fine di ogni" anno scolastico avrà luogo
la prova finale per le relative promozioni.
Art. 8.
Il lavoro da eseguirsi per la prova finale dovrà
essere estratto a sorte dagli alunni.
Art. 9.
La detta prova verrà eseguita senza l'assistenza
del Direttore.
Art 10
Una commissione composta di persone competenti e
nominata dalla Giunta Municipale assisterà alle prove.
Art. 11
La Giunta Municipale, credendolo
opportuno, stabilirà dei premi a titolo d'incoraggiamento consistenti
in libretti della Cassa
di Risparmio.
Art. 12.
I premi consistenti in libretti della Cassa di Risparmio saranno
concessi ai soli operai, agli altri verrà dato il solo diploma.
Art. 13.
I detti premi verranno aggiudicati dalla detta Commissione e dal
Direttore, il quale farà tener conto anche dei lavori eseguiti dagli alunni durante l'anno scolastico.
Art. 14.
Alla Scuola, è annesso il laboratorio per le applicazioni annuali, oltre
ai lavori
pratici ed atti
alla vendita.
Art. 15.
La vendita dei suddetti lavori verrà eseguita
durante le esposizioni che avranno
luogo alla fine di ogni biennio.
Art. 16.
Gli alunni del laboratorio potranno ricevere anche
commissioni di lavori ed eseguirli
nella Scuola stessa, purché però abbiano un certo carattere
artistico.
Art. 17.
Se qualche alunno per deficienza di mezzi non potesse provvedersi del materiale necessario potrà rivolgere
analoga domanda alla Giunta Municipale,
la quale, ove lo crederà opportuno, potrà concedergli il materiale stesso,
colla condizione però che all'atto della vendita del lavoro, egli debba fare l'analogo rimborso.'
Art. 18.
Il ricavo della vendita del lavoro andrà a vantaggio dell'alunno salvo il caso contemplato nell'articolo
precedente.
Art. 19.
Gli alunni che recassero danno anche in piccola
parte ai modèlli ed alle
suppellettili della Scuola, ne saranno tenuti alla rifazione ed il Comune potrà
all'uopo valersi anche dei mezzi legali.
Art 20
Gli alunni che per
tre volte mancassero, senza giusto motivo, alle lezioni, saranno su analogo
rapporto del Direttore e con decisione della Giunta, espulsi dalla Scuola, ed
il loro posto potrà venire ad essere occupato
subito da altri
Art. 21.
Nella Scuola gli alunni .dovranno serbare
silenzio ed il rispetto dovuto, nel caso contrario saranno ammoniti dal
Direttore in presenza di tutti gli alunni
Potranno anche essere
espulsi temporaneamente dal Direttore definitivamente con
deliberazione della Giunta
Municipale
secondo i casi.
Art. 22.
La Giunta Municipale
ogni anno, prima dell'apertura della Scuola, delibererà sul programma che le
verrà presentato dal Direttore.
EDGARDO ZAULI SAJANI - direttore dal 1898 al 1935
L’inizio del XX secolo, l’avvento del progresso, cambia qualcosa anche
all’interno della Scuola Juana Romani. Con la nomina a direttore di Edgardo
Zauli Sajani la scuola va verso la sua definitiva struttura infatti il 10
Febbario 1900 il consiglio comunale delibera il regolamento proposto dal
ministero di A.I.C. per la “scuola pratica di disegno applicato alle arti e
mestieri a Velletri
Tale fu allora il titolo ufficiale della
scuola serale di disegno. Vennero introdotte nuove materie con questo
regolamento l’insegnamento di geometria elementare, di disegno liniare,
ornamentale ed architettonico, con applicazioni (nel terzo e quarto anno di
corso) alle arti, all’esercizio delle quali i giovani erano avviati in tre
laboratori annessi alla scuola e diretti da capi d’arte, per la lavorazione del
legno, del ferro e delle pietre.
La durata del corso era quadriennale con
lezioni serali, i primi due anni erano preparatori, comuni a tutti gli allievi,
gli latri due anni di specializzazione, distribuiti in sezioni a seconda
dell’arte scelta dagli alunni. Alla fine dell’anno scolastico, gli alunni
dovevano sostenere gli esami di promozione o di licenza; il governo della
scuola era affidato ad un Consiglio Direttivo composto di due delegati del
ministero, di due delegati del comune e di un rappresentante degli altri enti
che sostenevano la scuola.
Nascono in questo periodo, grazie ai
contributi del comune tre laboratori distinti e bene attrezzati falegname –
ebanista, quello di fabbro ferraio e l’altro di pittore decoratore con capi
d’arte scelti tra i migliori del paese, mentre si deliberava anche quello di marmista
intagliatore.
Nel 1904 la scuola riceve la visita del
Ministro di Agricoltura Industria e Commercio che soddisfatto dei risultati
promise di aumentare il contributo della stato e di dare con un nuovo più
appropriato statuto maggiore incremento alla istituzione.
IL DIRETTORE SAJANI IL PADRE DI TANTI GIOVANI VELITERNI
Edardo Zauli Sajani,
era un artista di ampie vedute,
orgoglioso della scuola che
dirigeva. Lui stesso girava per la
Velletri dei primi anni del XX secolo alla ricerca di piccole
promesse dell’arte da portare la sera nelle austere aule di Via Luigi Novelli
Scoprì Roberto Guidi a modellare l’Adamo di
Michelangelo, nella bottega di un marmista di Velletri, Marcello De Rossi a
dipingere nella Bottega dello Scolaro in Via del Comune, Cavour Corsetti a lavorare nel negozio dei suoi genitori
lungo il Corso.
Coltivò queste giovani promesse, portandole a
scuola e furono loro i naturali prosecutori nella conduzione della Scuola
Serale trasformandola in una delle eccellenze del territorio.
Velletri
ha dato i natali ad un illustre artista,diventata famosa in Francia, mi
riferisco a Juana Romani . Nata a Velletri
con il nome di Carolina Carlesimo, si trasferì a Parigi con il
patrigno Temistocle Romani e la madre nel 1877.
La
famiglia si stabilì nel quartiere latino dove la bambina cominciò a
posare per le grandi scuole d'arte. Ma la piccola Juana non era destinata ad
occupare a lungo la modesta posizione di modella. Fu Colarossi il giovane che per primo prese serio
interesse nel talento della giovane fanciulla tanto che la invitò a disegnare nella
accademia di cui era direttore. Posò per la "Diana cacciatrice"
di Alexandre Falguière nel 1882, per Carolus-Duran,
per Jean-Jacques Henner e per Ferdinand Roybet con il
quale collaborò.
All'età
di diciannove anni, allo zenith del suo charm, “la Romani”, con tanto
dispiacere dei suoi maestri, con decisione si ritirò dal piedistallo dei
modelli per dedicare tutta se stessa esclusivamente alla propria arte. Cominciò
ad esporre regolarmente ai saloni de "La Société des artistes
français" dal 1888
al 1904
acquisendo notorietà anche come ritrattista di talento; si ricordano i ritratti
della Principessa Juoachim Murat, della Duchessa di Palmella,
di M.lle Gibson, di M.me Prètet, di M.lle Guillemet, di M.
Roger Gouri du Roslan, di M.me Hériot, della Contessa di Briche,
di M.me de Lurcy, di M.lle Claire Lemaître.
Fu bene accolta dalla critica; Louis Gonse ne "Le
Monde moderne" nel 1896 scrive "Que cette jeune et sympathique
artiste me pardonne de lui dire sans périphrases que je la trouve plus habile
que M.Roybet lui-même". Accomunata
dallo stesso destino della Camille
Claudel fu internata in un manicomio dove morì nel 1924 nella più assoluta
dimenticanza.
Nel 1905 Juana, torna
a Velletri accompagna dai fratelli Lumiere e dal poeta Trilussa. Visita la
piccola scuola nata solo trent’anni prima diretta in quel momento da Edgardo
Zauli Sajani. Rimane entusiasta di questa nuova realtà e volle lasciare una
rendita di 5107,20 perché si premiassero gli allievi meritevoli. Come gesto di
riconoscenza per quell’atto nunifico il Consiglio Direttivo della Scuola volle
che la stessa fosse intitolata all’illustre veliterna. Il consiglio Comunale approvò tale richiesta
e il Re Vittorio Emanuele III ratificò
il tutto con il seguente Regio Decreto :
VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Visto il Decreto 8 febbraio 1900 del
Ministro d'Agricoltura, Industria e Commercio, col quale venne riordinata la Scuola pratica di disegno
applicato alle arti ed ai mestieri in Velletri ;
Vista la domanda presentata il 4 marzo 1904 dal Consiglio direttivo della
Scuola stessa
Ritenuto che la signora Juana Romani ha offerto alla Scuola un dono in
denaro per l'istituzione di premi agli alunni più meritevoli, e che tale
istituzione risponde agli scopi della Scuola; .
Considerato che, per il fine che la Scuola si propone e per i mezzi posti a
disposizione sua, nulla osta a che sia riconosciuta come ente morale ;
Ritenuta l'opportunità di dare alla Scuola un nuovo Statuto, che
contenga le norme speciali adottate dal Ministero di Agricoltura, Industria e
Commercio per tutte le Scuole del genere;
Viste le deliberazioni in data 4 luglio 1904, 17 gennaio e 6 febbraio 1005, del Consiglio comunale di Velletri
; .
Sentito il parere del Consiglio di Stato;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per
l'Agricoltura, l'Industria e il Commercio;
Abbiamo decretato e decretiamo
ART. 1.
La Scuola di disegno
applicato alle arti e ai mestieri « Juana Romani », in Velletri, è eretta in
Ente morale.
ART. 2
La
scuola è autorizzata ad accettare il dono di L. 510720, fatto
dalla signora Juana Romani
ART. 3.
È approvato lo Statuto organico della predetta Scuola, annesso al
presente Decreto e firmato, d'ordine Nostro, dal Ministro proponente
Ordiniamo che il presente Decreto, munito del sigillo dello Stato, sia
inserito nella Raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d’
Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Venezia, addì 33 settembre 1906.
Vittorio Emanuele
KAVA.
Visto il Guardasigilli,
FINOCCHARO APBI
.
STATUTO ORGANICO
DELIA SCUOLA.
Art. 1
La Scuola pratica di disegno
in Velletri è posta al a dipendenze del Ministero di Agricoltura,
Industria e Commercio e prende il nome di Scuola di disegno applicato alle arti
e mestieri « Juana .Romani
Art. 2
Alle spese di mantenimento ann.uò della Scuola concorrono: 1) il
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio con L 500, 2) il Comune di
Velletri con L 2980
II Comune di Velletri provvede inoltre gratuitamente e il locale in cui ha sede la Scuola.
Art. 3
La Scuola ha per iscopo di
fornire insegnamenti artistici applicati alle arti del falegname, del muratore
e del fabbro. Alla Scuola sono annessi i
laboratori per ,la lavorazione del legno della pietra e del ferro.
Altri laboratori potranno essere istituiti con l'approvazione del
Ministero di Agricoltura, Industria e
Commercio
Art. 4.
Il corso della Scuola si compie in
quattro anni. I due primi preparatori
sono comuni a tutti gli alunni. Nel terzo e nel quarto anno gli insegnamenti saranno specializzati e gli
allievi distribuiti in sezioni secondo
l'arte loro. Quando nei laboratori vi sono posti disponibili, potranno esservi ammessi per un corso complementare di disegno e
di modellazione applicata alle industrie artistiche, quei giovani che hanno
compiuto il corso della Scuola e che abbiano
sufficiente preparazione. Le lezioni
sono impartite nelle ore serali : le esercitazioni di laboratorio sono diurne e serali.
Art. 5.
Per
essere ammessi, ai corsi della Scuola, gli alunni devono aver compiuto dodici anni di età. e presentare il
certificato di proscioglimento dall'istruzione
elementare. Le domande di ammissione saranno presentate al Direttore della Scuola unitamente ai documenti indicati nel
regolamento di cui all'articolo 17 del presente Statuto. Gli alunni potranno
essere sottoposti, con l'approvazione del Ministero, al pagamento di una tassa annuale, che in ogni caso non
potrà superare le L. 10 per ogni alunno.
Art. 6.
L'anno
scolastico comincia il 1° novembre e termina il 31 maggio. Le esercitazioni pratiche di laboratorio
potranno continuare durante il
periodo delle vacanze scolastiche.
Art 7.
La direzione dell'andamento didattico
della Scuola spetta esclusivamente
al Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Il Direttore della Scuola proporrà quindi al
Ministero i programmi d'insegnamento
e gli orari delle lezioni compilati dal Collegio degli Insegnanti e
corrisponderà direttamente col Ministero per tutto ciò che si riferisce all'andamento didattico della
Scuola stessa.
Art 8.
L'amministrazione
della Scuola è affidata ad un Consiglio direttivo, composto di quattro mèmbri, due nominati dal Ministero di
Agricoltura, Industria e Commercio e due dal Municipio di Velletri. Il Direttore della
Scuola fa parte del Consiglio direttivo con: voto consultivo ed ha anche l'ufficio di Segretario
del Consiglio. Avranno diritto di avere un proprio rappresentante, con voto
deliberativo, nel Consiglio direttivo della Scuola, quegli Enti i quali
concorreranno al mantenimento di essa con un contributo annuo non inferiore
alle L .200
I componenti il Consiglio direttivo durano in carica tre anni e possono
essere rieletti.
Il Presidente è scelto dal
Consiglio fra i suoi membri
Art. 9.
Il Consiglio direttivo si aduna almeno
una volta al mese durante il periodo in cui è aperta la Scuola.
Si aduna inoltre tutte le volte che
il bisogno lo
richiede in seguito a
convocazione del Presidente
dietro domanda scritta di almeno due consiglieri. Le adunanze del
Consiglio sono valide quando vi intervenga almeno la metà più uno dei suoi
mèmbri che hanno voto deliberativo. Le deliberazioni sono prese a maggioranza
assoluta di voti; in caso di
parità prevale il voto del Presidente.
Art. 10
Il Consiglio direttivo ha le seguenti
attribuzioni :
a) provvede al
regolare andamento amministrativo e; disciplinare della Scuola;
b) compila il bilancio preventivo della Scuola e lo trasmette al
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, per la sua approvazione,
almeno un mese prima che entri in esercizio ;
c) compila il conto consuntivo, che verrà trasmesso, per approvazione, al
Ministero predetto, insieme ai documenti giustificativi, non oltre due mesi
dopo la chiusura dell'esercizio;
d) ordina le spese entro -i limiti del bilancio
approvato dal Ministero, e vigila, sotto la sua responsabilità, che non siano
superati gli stanziamenti di ogni capitolo del bilancio preventivo ;
e) fa al
Mistero le proposte opportune per il miglio all'incremento della. Scuola;
f) presenta alla fine di
ogni anno scolastico a tutti
gli Enti contribuiscono al mantenimento della Scuola, una particolareggiata
relazione sull'andamento della Scuola stessa.
Art 11
Il numero degli
insegnanti e del personale della Scuola e dei laboratori, come pure i loro stipendi, saranno
determinati da 'una pianta organica
proposta dal Consiglio direttivo ed -approvata dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio.
Art. 12.
Il Direttore, gli
Insegnanti ed i Capi dei laboratori saranno nominati dal Ministero di
Agricoltura, Industria e Commercio, in seguito a pubblico concorso da lui
aperto. Può, però, il Direttore essere scelto dal Ministero fra il
personale e insegnante ovvero fra
persone aventi i titoli ed i requisiti
necessari. Il personale amministrativo e di servizio è nominato dal Ministero predetto sopra
proposta del Consiglio direttivo.
Art. 13.
II Direttore coadiuva il
Presidente nell'esecuzione delle
deliberazioni del Consiglio direttivo e nell'amministrazione della Scuola;
provvede all'andamento didattico e disciplinare della Scuola e dei laboratori e
all'osservanza dei regolaménti; propone i provvedimenti che reputautili e
provvede alla supplenza degli insegnanti e del personale dei laboratori, in
caso di breve assenza. Nei casi idi assenze prolungate, riferisce al Ministero
per gli opportuni provvedimenti
Gli insegnanti esercitano gli uffici rispettivamente loro assegnati
sotto la vigilanza del Direttore.
Essi si riuniscono almeno una volta al mese per intendersi sullo
svolgimento dei programmi d'insegnamento.
Il Collegio degli insegnanti sarà presieduto dal Direttore o da chi ne
fa le veci.
Art. 15.
I redditi della Scuola debbono essere, appena riscossi, depositati
presso un solido Istituto di credito locale, all'uopo designato dal Consiglio
direttivo, il quale Istituto farà il servizio di cassa della Scuola
Art. 16.
La Scuola concorre con una
somma annua, da stabilirsi nel bilancio, come
contributo al trattamento di riposo del personale insegnante, il quale è tenuto a rilasciare ali'uopo una quota
mensile, a norma di spe-
ciale regolamento.
Art. 17.
Con un regolamento, da approvarsi dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, saranno stabilite le
modalità degli esami, gli obblighi degli alunni e del personale della
Scuola, le norme per la gestione dei laboratori,
le norme per l'assegnazione del premio Romani, e
tutte le altre disposizioni per assicurare il regolare funzionamento della Scuola.
DISPOSIZIONI SPECIALI
Art. 18.
La
sommai di L. 307 di
rendita italiana 4,50 % al .portatore, acquistata per conto della Scuola col dono di I. 5107,30, fattole dalla
signora Juana Romani, e
attualmente depositata presso l'agente contabile della
Direzione Generale del Debito Pubblico', verrà intestata
nominativamente alla Scuola medesima.
Art. 19.
Tale rendita è destinata esclusivamente
a costituire un premio perpetuo
indivisibile, da assegnarsi ogni anno, nei modi e sotto le condizioni che
saranno stabilite da regolamento di cui all'art. 17, al più meritevole
fra gli alunni licenziati dalla Scuola.
Art. 20.
Gli interessi decorsi alla data di approvazione del
regolamento di cui all'ari. 17,
saranno assegnati all'alunno che, all'anno cui si riferiscono, si trovi nelle
condizioni ivolmte pier, conseguire il premio.
DISPOSIZIONI TRANSITORIE.
Art. 21.
E’ in facoltà del Ministero di Agricoltura,
Industria e Commercio di derogare alle. nonne stabilite dall'ari. 12
rispetto al personale attualmente in servizio.
Visto, d'ordirne di Sua Maestà il Re:
II Ministro
d'Agricoltwra, Industria e Commercio
RAVA.
La Scuola passa alle
dipendenze del Ministero
della Pubblica
Istruzione
Il 1905 è un anno importante nella
storia che vi stiamo raccontando. Oltre all’intitolazione, la scuola vede
aumentare il contributo del Comune determinato in 2.980 lire.
Il nuovo statuto approvato dal Re nel
decreto in cui oltre a regificare la scuola la erigeva anche in ente morale
introduceva innovazioni importanti sull’andamento didattico spettante
unicamente al Ministero, sui diversi insegnanti delle varie materie e sui
maestri d’arte dei singoli laboratori, sulle attribuzioni del Consiglio
Direttivo, sulle mansioni del direttore, sulla durata dei corsi e sulle
modalità riguardanti gli alunni.
In questo periodo viene fondato il laboratorio di plastica posto
sotto la direzione del Prof. Edgardo Zauli Sajani.
La scuola partecipa alla Mostra
Didattica di Roma meritando la medaglia d’argento, era il 1907, nel 1910 la
mostra locale ebbe la visita entusiasta dell’ Ispettore Generale del Ministro
dell’Industria e del Commercio e l’ambita lode del Ministro Ranieri.
Nel 1911 arriva la medaglia d’argento
all’esposizione di Torino dove avevano partecipato scuole industriali di terzo
grado e gli istituti artistici superiori.
Il 14 Luglio 1912 con la legge 854
veniva emanato un nuovo regolamento per tutte le scuole professionali ed
industriali del regno, e di conseguenza anche per la scuola Juana Romani.
La classificazione doveva avvenire entro
un determinato periodo di tempo ma il Ministero, con lettera del 30 Aprile 1915
n. 2133 rinviò ogni decisione in merito.
La Regia Scuola Professionale
Juana Romani
Con il decreto luogotenenziale del 10 maggio 1917 n 896, che prescriveva un
nuovo ordinamento delle Scuole Industriali. A questo Decreto furono apportate
modifiche col Decreto Legge 8 Luglio 1919 n. 1275. Per ottenere la classifica
della Scuola, il Comune di Velletri aveva aumentato il suo contributo in L. 5000,
la Provincia
di Roma aveva stanziato L. 2000 annue 11 agosto 1919 e la Camera di Commercio di Roma
L. 1000 (28 Agosto 1919);furono avanzate domande alle autorità superiori per
ottenere la desiderata classifica quando arrivò un decreto speciale per la nostra
scuola del 4 Luglio 1920 che la riorganizzava come Scuola Professionale ad
orario ridotto.
Il decreto disponeva che a mantenere la
scuola fossero il Ministero di Industria e Commercio e Lavoro, il Comune di
Velletri, la Provincia
di Roma e la Camera
di Commercio e prescriveva, oltre la durata del corso, le seguenti materie
d’insegnamento:
a)lavorazione pratica delle materie
prime usate nelle arti
b)disegno pittura e plastica ornamentali
c)elementi di disegno architettonico
d)cultura generale
e) esercitazioni nei laboratori annessi
alla scuola
Ma le riforme non erano finite con Regio Decreto del 21 Maggio
1924 la scuola di Velletri è inserita nell’elenco delle scuole che venivano
riformate come Regie Scuole d’Arte alle dipendenze del Ministero della Pubblica
Istruzione.
Con questi decreti la scuola assume un
ordinamento più completo e definito che rispondeva ancor di più alle volontà
del suo fondatore che la volle come fucina di formazione per i giovani
artigiani.
VITTORIO EMANUELE
PER GRAZIA DI DlO E
PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA
Visto il R. Decreto 32 settembre 1905, n. 419,
riguatdante la Scuola
di Disegno applicato alle arti e
ai mestieri « Juana Romani » in Velletri ;
Vista la legge 14 luglio 1912, n 854 ed- il relativo Regolamento approvato con R. Decreto 22 giugno 1913, n. 1014;
Visto il Decreto- legge 10 maggio 1917, n. 896, ed il relativo Regolamento approvato con Decreto Luogotenenziale 6
marzo 1919, n. 683;
Visto il Decreto-Legge 8 luglio 1919, n. 1275 ;
Viste le deliberazioni :
a) del Comune di Velletri in data 5 e 19 luglio 1913
;
b) della Camera di Commercio di Roma in data 11 agosto 1919;
e) della Camera di Commercio e Industria di Roma in data 28 agosto 1919 ;
Visto il parere della Commissione Reale per lai classificazione delle, Scuole Industriali ;
Sentito il parere del Consiglio Superiore dell'insegnamento industriale ;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato .per l'Industria, il Commercio e il Lavoro
Abbiamo
decretato e decretiamo
Art. 1
La Scuola di disegno applicata
alle arti e ai mestieri Juana Romani » in Velletri è riorganizzata come Scuola professionale ad orario ridotto in base alle norme della
Legge 14 luglio 1912, n. 854, e del relativo Regolamento approvato con R.
Decreto w giugno 1913, n. 1014. Essa assume il nome di R. Scuola
Professionale «Juana Romani» in Velletri ed ha lo scopo di avviare i
.giovanotti alle arti ed in particolare alle arti del falegname ebanista, del
fabbro ferraio, del pittore di stucchi e di stanze, del muratore e dello stuccatore.
Art 2
Al mantenimento annuo della R. Scuola predetta contribuiscono:
1) il Ministero Industria, Commercio e Lavoro con L 10.000
2) il Comune di Velletri con L.
5.000
3) la Provincia di Roma con L. 2.000
4) la Camera di Commercio e
Industria di Roma con L. 1000.
A norma dell'art. 3 dello Statuto organico della Scuola di disegno
anzidetta, il Comune di Velletri fornisce il locale per la, R. Scuola
Professionale. Sono inoltre
destinati al mantenimento della
Scuola dei proventi dei laboratori ed altri
diversi,, ed i sussidi che eventualmente fossero concessi alla Scuola da altri
Enti o privati.
Art. 3.
Il corso della Scuola 'si compie in tre anni. E in facoltà degli alunni
che hanno conseguito la licenza di frequentare un corso di perfezionamento
della durata di un anno. Il primo anno d'insegnamento è preparatorio e comune a
tutti gli allievi, il secondo e il terzo sono specializzati secondo le sezioni
di arte
e mestieri. Per essere ammessi al primo corso occorre che i giovanetti
abbiano compiuto i dodici anni di età e siano prosciolti dall'obbligo della
istruzione elementare. Gli glutini iscritti al corso popolare presso le
pubbliche scuole elementari potranno essere ammessi alla Scuola anche se non
avranno compiuto il dodicesimo anno di età.
Art. 4.
Le materie d'insegnamento Sono le seguenti:
a) lavorazione pratica tecnica ed artistica
applicata alle industrie delle matèrie prime usate nelle arti, ed in
particolare del ferro e del legno;
b) disegno, pittura e
plastica ornamentale
e) elementi di disegno architettonico
d) nozioni di scienze naturali, fisica e chimica;
e) nozioni
cultura generale italiano, aritmetica, storia geografia, calligrafia
Le esercitazioni pratiche si compiono nei laboratori annessi alla
Scuola
Art 5
L’anno scolastico comincia col 16 ottobre e termina col 15 ottobre
dell'anno successivo.
Le lezioni hanno svolgimento
serale con l'orario complessivo di
tre ore consecutive
Art 6
La pianta organica del personale della Scuola è
formata come appresso :
1) Direttore titolare con l'obbligo della Direzione didattica tecnica ed artistica e dell'insegnamento della
Pittura e Plastica ornamentale L. 4500.
2)Insegnante incaricato di disegno ornamentale e geometrico ore dodici
settimanali d'insegnamento
L. 3400.
3) Tre maestri d'arte con l'obbligo di ore tre serali :
per il ferro battuto L. 1800;
per il legno L. 1800 ;
per la pittura L.
1800.
6. Insegnante incaricato di nozioni di
scienze naturali, fisica .chimica
applicata alle arti, con due ore settimanali L. 400.
7. Insegnante incaricato di cultura generale : italiano, aritmetica
storia-geografia ecc., con quattro ore serali L. 800.
8. Segretario economo con dodici ore settimanali di prestazione d'opera L. 1200.
9. Bidello custode L. 1300.
10. Inserviente portiere L. 1.000
Gli stipendi e gli assegni
predetti sono definitivi, e ad essi non sono applicabili le disposizioni del 1°
comma dell'art. 3 del Decreto-Legge 8 luglio 1919, n. 1375.
Art. 7.
Il Consiglio di Amministrazione della Scuola è composto da un Delegato
per ciascuno degli Enti indicati al precedente art. 3.
Roma, 4 luglio 1920.
VITTORIO
EMANUELE.
VITTORIO EMANUELE III
PER
GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D' ITALIA
Visto il R. Decreto 31 dicembre 1923, n. 3137 ;
Vista la relazione della Commissione nominata per dar parere sulla formazione dell'elenco delle Regie Scuole professionali che dal
Ministero dell'Economia Nazionale debbono passare alle dipendenze del Ministero
della Pubblica Istruzione;
Udito il Consiglio dei
Ministro
Sulla proposta dei nostri Ministri Segretario di Stato per la pubblica istruzione e per l'economia nazionale, di
concerto con quello per le finanze ;
Abbiamo decretato e decretiamo ;
Art 1
È; approvato l'annesso elenco di
Regie scuole professionali e di sezioni
di Scuole aventi finalità prevalentemente artistica, che passeranno alle dipendenze del Ministro della pubblica
istruzione dal 16 ottobre 1924.
Art. 2
E’ approvata l'annessa tabella di
variazione da apportarsi ai bilanci di previsione .dei Ministeri dell'economia nazionale e della
pubblica
istruzione per l'esercizio 1924-35, in dipendenza del
passaggio di. Cui all'articolo
precedente.
Art.3
Il Ministero dell'economia nazionale eserciterà la vigilanza
sull’indirizzo tecnico meccanico delle
Scuole professionali trasferite alle
dipendenze del Ministero della pubblica .istruzione; e questo eserciterà
a vigilanza sull'indirizzo artistico delle Scuole professionali che
restano alle dipendenze del Ministero dell'economia nazionale.
Art.4
Saranno effettuati di concerto con il Ministro della pubblica istruzione gli
atti relativi alla nomina degli insegnanti, di .materie artistiche nel Regio
Istituto industriale ai Como e nelle Regie Scuole industriali
e di tirocinio di Cremona, Imola e Pisa (che restano alle dipendenze del
Ministero dell'economia nazionale e
nel Regio Istituto industriale di Roma, sino a che non si effettui il
.passaggio al Ministero della pubblica istruzione dei laboratori-scuole per la
ceramica; il ferro battuto e la .lavorazione del legno; parimenti tutti gli
atti relativi alla nomina degli insegnanti di materie non artistiche alla Regia
Scuola professionale femminile di Firenze, che passa alle. dipendenze del
Ministero della pubblica istruzione, saranno effettuati di concerto con il
Ministero dell'economia nazionale.
Art. 5.
Sino a quando nelle Scuole professionali comprese nell'annesso elenco
non sia intieramente attuato il nuovo ordinamento dell'istru-zione artistica,
di .cui al R. Decreto 31 dicembre 1933, n. 3123, continueranno ad essere
applicate alle Scuole anzidette ed a quanto ad esse si riferisce le disposizioni in vigore
all'atto della pubblicazione del presente Decreto nella materia delle Scuole
industriali e dell'istruzione professionale. Dalla data di pubblicazione del
presente Decreto a quella del 16 ottobre 1924 i provvedimenti relativi
all'amministrazione e al personale delle Scuole indicate nell'annesso elenco
saranno adottati dal Ministero dell'economia nazionale di concerto con quello
dell'istruzione.
Art 6.
Il personale stabile in
servizio nelle Scuole indicate nell'annesso elenco,
alla data di pubblicazione
del presente Decreto, conserverà anche dopo il passaggio delle Scuole alle
dipendenze del Ministero della pubblica
istruzione il trattamento economico e di carriera acquistato a norma delle
disposizioni in vigore alla data anzidetta, e potrà, col consenso .del Ministero della pubblica
istruzione, ottenere il trasferimento a Scuole industriali dipendenti dal
Ministero dell'economia nazionale.
ORLANDO ORLANDINI direttore dal 1935 al 1939
La
direzione della scuola passa al Prof. Orlando Orlandini mentre segretario viene
nominato Giulio Fralleoni.
Il nuovo direttore infonde alla scuola un nuovo
spirito sempre più consono al clima e alle esigenze della vita moderna
Nelle nuove esercitazioni si sono ottenuti
risultati veramente soddisfacenti tanto che la mostra didattica del 1938
riscosse il plauso e l’ammirazione di tutta la cittadinanza e dei numerosi
visitatori fra i quali lo stesso Ministro dell’Educazione nazionale Bottai.
Furono venduti molti lavori esposti, e con il
ricavato fu possibile costituire i primi fondi della cassa scolastica.
Sotto la direzione del Prof. Orlandini la
popolazione scolastica raggiungeva il numero di 160 iscritti. Per questo
continuo e consolante sviluppo fu anche necessario ampliare la sede della
scuola ed il Comune di Velletri concesse che venissero usate nelle ore serali
quattro aule dell’attigua scuola elementare.
Vengono introdotte materie di cultura generale
si impartiscono gli insegnamenti di religione e culture militare, a norme delle
disposizioni del regime, e si sono effettuate gite d’istruzione
1936 Roma – 1937 Firenze 1938 Venezia 1939
Mostra di Roma in modo che i giovani avessero agio di conoscere da vicino
importanti opere d’arte che furono dettagliatamente illustrate dagli
insegnanti. Durante queste visite gli alunni hanno eseguito disegni dal vero.
LUIGI
MONTANARINI direttore dal 1939 al 1941
Il
16 Ottobre 1939 la direzione della Scuola passa al Prof. Luigi Montanarini,
nello stesso anno viene nominato Presidente il Prof. Mario Ciancia figlio del
fondatore della scuola.
L’opera di questo illustre figlio della nostra
città a beneficio della scuola fu veramente breve, neanche riuscì a dargli un
impronta facendo tesoro delle sue esperienze artistiche perché nel Gennaio del
1940 moriva.
Venne allora nominato l’Ing. Felice Remiddi
combattente di due guerre era il Giugno 1940 il Presidente accettò la nomina in
zona di operazione era impegnato in Africa, assunse la presidenza nel mese di
Giugno del 1941 in
un periodo di provvisorio rimpatrio.
Inizia un periodo storico particolare quello
della seconda guerra mondiale, dove l’arte certamente non era la priorità. La
scuola sente i primi venti di guerra con lo spopolamento delle classi a causa
del richiamo alle armi di numerosi giovani.
TARQUINIO
BIGNOZZI direttore dal 1941 al 1942
La
direzione del Prof. Bignozzi titolare della Regia Scuola Artistica Industriale
di Pesaro, inizia in piena guerra la popolazione scolastica è di 150 alunni per
due terzi artigiani e il resto studenti.
Gli artigiani frequentano la scuola per la
scuola per apprendere e perfezionare la conoscenza del loro mestiere ed entrare
poi a far parte degli artigiani locali come mobilieri, fabbri,
stuccatori,scalpellini e pittori decoratori.
Si registrano in questo periodo i primi allievi
della scuola che hanno scelto di proseguire gli studi a Roma presso il Liceo
Artistico e la R. Scuola
Superiore d’Architettura di Roma.
ENZO
DAZZI Direttore dal 1942 al 1944
Nell’Ottobre
del 1942 la Direzione
viene affidata allo scultore Dazzi Enzo che per cause determinate dallo stato
bellico non ha potuto svolgere un’attività corrispondente alle sue qualità
artistiche
Il
martirio di Velletri
Lo scoppio della seconda guerra mondiale,come
abbiamo detto prima blocca di fatto le attività didattiche a causa del richiamo
alle armi di numerosi allievi. Velletri conosce il duro volto della guerra l’ 8
Settembre 1943 quando venne colpita per la prima volta.
Il 22 Gennaio la città e colpita da un cruento
bombardamento che la distrugge quasi totalmente, il centro storico diviene un
cumulo informe di macerie.
Quando il 2 Giugno 1944 le truppe alleate
entrarono in città, il centro storico era completamente in ginocchio.
In questo clima di distruzione lavorava un
neolaureato in Architettura già allievo della scuola Marcello De Rossi, che
aveva ricevuto l’incarico di redigere il piano di
ricostruzione edilizia della città. Il progetto
rivela studi approfonditi con ogni mezzo della rappresentazione per la
ricostruzione degli spazi urbani, segnati profondamente dalle distruzioni della
guerra.
Le molteplici soluzioni proposte per i nuovi
isolati, fanno intendere ricerche ed approfondimenti volti a prefigurare un
nuovo rapporto tra piano disegnato, progetto edilizio e connettivo cittadino.
Il progetto approvato dal Ministero dei Lavori
Pubblici fu premiato nella Mostra di Venezia e riconosciuto tra i primi dieci
migliori Piani di Ricostruzione d’Italia.
Il presidente della scuola d’arte Juana Romani,
ben conosceva il valore di questo giovane architetto tra l’altro allievo della
scuola e insegnante nella stessa, tanto che lo convocò a Roma insieme all’amico
fraterno Livio Rondoni per la ripresa delle attività
Il capo divisione del Ministero della Pubblica
Istruzione concesse due locali nella stessa sede del Ministero e si potè
concludere l’anno scolastico bruscamente interrotto dai bombardamenti
rintracciando gli allievi sfollati a Roma.
Nel mese di Ottobre del 1944 la scuola torna da
Roma ma la sede di Via Luigi Novelli era totalmente inservibile, delle
attrezzature neanche un chiodo le assi del pavimento divelte per farne delle
bare.
Il Presidente Remiddi apre l’anno scolastico
1944/45 insieme ad alcuni insegnanti che non avevano incarichi ufficiali ma
volentieri si prodigarono per la ripresa delle lezioni con attrezzature di
fortuna e un martello avuto in prestito in un solo grande ambiente adibito ad
aula scolastica.
Il Presidente propose la nomina dell’Architetto
Marcello De Rossi a direttore della scuola che a sua volta scelse l’amico Livio
Rondoni come collaboratore principale che ha svolto una lodevole attività per
oltre vent’anni come Vice Direttore.
MARCELLO
DE ROSSI direttore dal 1944 al 1960
Nell’autunno del 1945 il salone centrale viene
restaurato; lo stesso oggi intitolato a Marcello De Rossi che è stato ed è il
nodo centrale delle attività d’insegnamento, di conferenza e di esposizione.
Col tempo le attrezzature si perfezionano e si
completano, i laboratori vengono parzialmente ripristinati, tutta la scuola
cresce e la popolazione scolastica è in aumento.
1950/51
primo corso diurno
Con l’anno scolastico 1950/51 il direttore dà
inizio al corso diurno come tentativo per la formazione di un nuovo ordine di
studi più completo dal punto di vista culturale, e soprattutto in
considerazione del disegno di legge che prevede la classificazione delle sole
Scuole d’Arte diurne.
Il primo corso diurno potrebbe essere letto
storicamente come un normale punto d’arrivo. Ma invece fu il frutto di una
lotta condotta con rara passione da parte del Direttore.
Marcello De Rossi riesce a superare ogni
ostacolo è da notare che fino a questo momento la scuola non rilasciava alcun
titolo di studio avente valore legale, ma si preoccupava di dare una formazione
in senso lato tecnico – artistica agli allievi, proponendosi di inserirli
direttamente nel mondo del lavoro.
Nel 1953 al completamento del terzo anno diurno
si ottiene la classificazione e il giovanissimo Maurizio Galderisi viene
nominato segretario economo della scuola.
Inizia qui una grande amicizia e un proficuo
rapporto di collaborazione che vedrà De Rossi e Galderisi combattere una sola
ed unica battaglia la crescita della scuola e trasformarla in una vera e
propria eccellenza
Gli Istituti d’arte di Anzio – Tivoli –
Priverno
La trasformazione da serale a diurna può essere
considerata per la scuola il passaggio dall’infanzia alla maturità nuove
possibilità didattiche si aprono ad essa, maggiori prospettive per gli alunni.
Dal 1954 al 1960 si tengono numerosi convegni
per studiare la nuova struttura didattica che potesse completare al meglio la
formazione di un maestro d’arte o di un insegnante d’arte applicata.
Questo è anche il periodo della battaglia per
il raggiungimento della qualifica definitiva di Istituto d’Arte con il corso
strutturato in tre anni inferiori equivalenti alle scuole medie e tre anni
superiori per il conseguimento del diploma di maestro d’arte.
Nel 1958 per incarico ministeriale l’Istituto
d’Arte di Velletri tiene l’amministrazione delle nuovo scuole d’arte di Anzio –
Tivoli e Priverno, incarico svolto con rara passione e competenza dal Rag.
Maurizio Galderisi.
1960 nasce l’Istituto Statale d’Arte”Juana
Romani”
Nel 1960 in base alla legge n 2106 del 30 Gennaio
1962 avente decorrenza retroattiva dal 1 Ottobre 1960 la Scuola d’Arte Juana Romani
diviene Istituto Statale d’Arte Juana Romani.
L’architetto Marcello De Rossi, cessa le sue
funzioni di direttore per assumere quelle di Preside. Il nuovo corso di studi
comprende tre anni corrispondenti alla scuola media e tre anni per il
conseguimento del diploma di Maestro d’Arte o Insegnante d’Arte Applicata.
Con tale titolo si accedeva direttamente
all’accademia di Belle Arti per la pittura, la scultura e la scenografia; con
esami integrativi alla Facoltà di Architettura; si poteva inoltre conseguire
l’abilitazione all’insegnamento delle Arti Applicate negli Istituti d’Arte;
svolgere un lavoro altamente qualificato presso le Industrie o intraprendere
un’attività artistica professionale.
Nasce
la Scuola Media
Annessa
Con l’anno scolastico 1963 – 64 prende l’avvio
la nuova Scuola Media dell’obbligo, di modo che l’Istituto d’Arte riduce il suo
corso di studi a tre anni cui si accede dopo aver conseguito il diploma di
Licenza Media.
Permanendo però l’esigenza specifica di una
preparazione in vista dell’accesso all’istituto d’arte contemporaneamente
all’istituzione della Scuola Media dell’Obbligo, viene creata la così detta
Scuola Media Annessa all’ istituto d’arte, la quale con particolari programmi
rispetto alla scuola media che chiameremo “normale” prepara gli allievi in modo
particolare in vista del proseguimento degli studi all’Istituto d’Arte.
Oggi la Scuola
Media, non più annessa all’Istituto d’Arte in virtù delle
recenti riforme scolastiche è intitolata a Marcello De Rossi, grazie alla
volontà del Preside Prof. Giglio Petriacci che volle questa intitolazione in
riconoscenza del grande lavoro svolto dall’architetto a favore dell’istruzione
dei giovani veliterni.
L’istituzione del biennio per il conseguimento
del diploma di maturità d’arte applicata
In questo particolare momento storico, si pone
per il Preside Marcello De Rossi, una necessità ben precisa, quella di dare
agli allievi che avevano completato il corso di studi un diploma valido al pari
di quello rilasciato dalle altre scuole superiori.
Inizia in questo momento una nuova battaglia
conclusa nel 1970 con l’istituzione de corso biennale sperimentale che si
poneva a completamento del triennio preesistente.
Alla fine dell’anno scolastico 1971/72 gli
allievi sostengono il primo esame di maturità per il conseguimento del diploma
di maturità d’arte applicata.
E’ la prima volta che l’Istituto rilascia un
diploma di maturità riconosciuto a tutti gli effetti: ben si comprende quale
tappa importante costituisca questa data nella sua storia.
L’entrata in vigore dei decreti delegati
Con l’entrata in vigore dei decreti delegati si
sono svolte le prime elezioni per la nomina del nuovo Consiglio d’Istituto tra
i 14 consiglieri eletti è stato nominato Presidente il Sig. Normando
d’Annibale.
16 Aprile 1975 con la prima riunione del
Consiglio d’Istituto il presidente Ing. Felice Remiddi lascia l’incarico tenuto
totalmente in forma gratuita dal 1941
Nell’anno scolastico 1970/75 viene costruito un
nuovo e moderno edificio scolastico fuori Porta Napoletana dove prende sede la Scuola Media Annessa.
Mentre l’Istituto Statale d’Arte resta nella storica
sede di Via Luigi Novelli, nel 1976 si celebrano i cento anni dalla fondazione
con una mostra e un catalogo restati nella storia.
Tre anni dopo quasi quarant’anni di servizio
alla direzione della scuola il Preside Architetto Marcello De Rossi lascia
l’incarico per raggiunti limiti d’età.
Non venne subito nominato un Preside di ruolo
ma la scuola venne affidata a due reggenti prima il Prof. Mario Fornaro e poi
il Prof.
Franco Libanori che diressero la scuola fino al 1982 quando venne nominato
Preside il Prof. Giglio Petriacci.
Petriacci era già insegnante nella sezione di
Oreficeria e Metalli ed aveva maturato esperienze direttive alla testa degli
Istituti d’Arte di Castelmassa – Sciacca – Vasto – Anzio – Tivoli e Marino
GIGLIO PETRIACCI preside dal 1982 al 1995
Nel 1982 il Prof. Giglio Petriacci, già
insegnante della scuola nella sezione di Metalli e Oreficeria viene nominato
Preside succede di fatto all’Architetto Marcello De Rossi.
Petriacci, che ben conosceva la passione e la
dedizione con cui il Preside De Rossi aveva condotto la scuola nei suoi
trentacinque anni di servizio ha improntato la sua azione direttiva all’insegna
della tradizione e della continuità.
Nel 1988 dopo dodici anni dalla celebre mostra
del centenario della scuola vuole fortemente una nuova esposizione la celebre
“Isa 88”
che vide aperti nuovamente i laboratori al territorio.
Fu un vento di portata storica che portò
all’interno della storica sede di Via Luigi Novelli centinaia di visitatori.
Quando le sedi succursali della scuola si
resero inagibili fu il Preside solidale con allievi e docenti a condurre una
battaglia per ottenere gli spazi all’epoca occupati dalla scuola elementare.
Grazie alla collaborazione con il Rotary Club e
dell’ Ing. Tonino Acchioni già docente della scuola vennero assegnate tre borse
di studio una per ogni sezione di laboratorio.
La prima nel 1992 all’interno della prima
mostra d’arte orafa allestita presso la sala conferenze della Banca Popolare
del Lazio ed inaugurata dall’allora ministro del lavoro On.le Franco Marini.
La seconda al termine della mostra didattica
della ceramica allestita presso la galleria Il Cortile in corso della
Repubblica e la terza con una valutazione interna degli elaborati.
Prima di lasciare la presidenza della Juana
Romani e tornare a Marino il Prof. Giglio Petriacci ha promosso una mostra
mercato con alcune oreficerie in oro e argento degli anni settanta a scopo
benefico sempre in collaborazione con il Rotary Club
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