Con la prossima festa dell’Uva tornano
in Via Furio
IL PREMIO NAZIONALE “PALLADE VELITERNA”
– IL PREMIO DI PITTURA “LA SCALETTA ”
organizzati dal Circolo Artistico “ La Pallade Veliterna
Gustavo Gualtieri”
Come
si vuol dire: “a volte ritornano” questo è il caso del Premio Nazionale “Pallade
Veliterna” e del Premio di pittura “La Scaletta ” ideati e diretti fino al 1992 il primo
e fino al 1995 il secondo dal compianto Gustavo Gualtieri, appassionato cultore
d’arte e artista a sua volta. Si tratta di un capitolo fondamentale, nella
storia dell’arte a Velletri, quello scritto da Gualtieri e dalla Pallade
Veliterna, un circolo artistico nato il 26 Novembre 1985 ma che è stato e sarà
punto di aggregazione per molti operatori del settore.
Scorrere
il film della memoria dei due premi è come essere attratti in un caleidoscopio
di colori e di forme, sono i singoli messaggi che ogni artista lancia nelle sue
opere, fino a farle diventare una fotografia del proprio, qualcosa di
strettamente personale a volte inviolabile che si legge in ogni quadro, ma
oserei dire in ogni pennellata.
I
premi, sono proprio questo, uno straordinario album, uno straordinario insieme
di fotogrammi che ci fanno sorridere, ci fanno riflettere, ci fanno gioire ed
intristire, ma parlano, parlano straordinariamente di ogni uno dei suoi artisti
partecipanti.
Come
riassumere sul ridotto spazio di un foglio di carta, dagli sterili tasti di una
tastiera, le emozioni che le edizioni passate, hanno suscitato, ascoltarle
dagli artisti che le hanno rese possibili, con la loro arte, alcune frutto dei
miei ricordi personali avendone vissute alcune, mi mettono veramente in crisi,
perché anche se le parole non mancano, non riescono a trovare la loro fluidità,
ma cercherò di farlo perché volente o nolente ora è il mio compito.
Ero
poco più che adolescente, quando scorrazzando per Via Furio, conobbi per la
prima volta Gustavo Gualtieri, mi avvicinai prima con timore, ma poi attratto
dal suo affabile sorriso, iniziai ad entrare nel suo mondo, nell’affascinante mondo
dell’arte e della Pallade Veliterna, quanti artisti avrò incontrato, quanti
quadri avrò attaccato alle facciate di quella strada silenziosa custode della
millenaria tradizione veliterna, tanti, eppure mi piaceva, stavo bene, non mi
pesava affatto non seguire gli stili della moda di quegli anni, preferivo
l’arte e la cultura e la preferisco ancora.
Dopo
le scuole medie, grazie a quei preziosi esempi, ho intrapreso il corso di studi
presso l’Istituto Statale d’Arte J. Romani ed oggi ho un diploma di maestro
d’arte in oreficeria e metalli e un diploma di maturità d’arte applicata
nell’arte della ceramica.
Dopo
Gustavo, Tonino e Lina amici di famiglia, che mi hanno tenuto in braccio, anche
qui ho dato il mio modesto contributo di manovalanza e poi la morte di Lina nel
2005, ha
messo la parola fine sulla rassegna per l’assegnazione del Premio di pittura “La Scaletta ” trasformato in
Premio “ Il Palladio”, mentre il Premio nazionale si è fermato nel 1992 anno
della sua edizione nella Sala delle Lapidi del Palazzo Comunale. Lo scorso anno
quando ero presidente dell’Associazione “Nicola Ferri” ho voluto ricominciare
quella bella tradizione, la gioia di avere l’ok da parte della Signora Virginia
Gualtieri e l’incoraggiamento di Tonino Calcagni, mi ha fatto rimettere in moto
la macchina organizzativa.
Siamo
riusciti a presentare una rassegna, non perfetta nella sua organizzazione, ma
che dava un chiaro proposito di tornare ad essere qualcosa di importante come
il suo ideatore la volle. Per ridare consistenza ai due premi, ho pensato
almeno per le prime edizioni di farli camminare insieme e questo non dispiace
agli artisti che hanno la possibilità di avere più visibilità per la loro arte,
ho istituito alcuni riconoscimenti come il Premio “Benedetto Di Vito” per la scultura,
la targa “Città di Velletri “ per la grafica, mentre al nome del Premio di
pittura “La Scaletta ”
è stato associato quello di Gustavo Gualtieri.
Buono
il successo di critica e di pubblico, questa edizione invece punta
sull’eleganza, sulla credibilità, e sul livello delle opere esposte, quest’anno
grazie alla collaborazione del Presidente dell’ Associazione Portatori della
Madonna delle Grazie Gianpiero Pucci è stato istituito il Premio “ Madonna
delle Grazie” per l’arte sacra, la targa “ Via Furio” per la tecnica e il
Premio “Marcello Ilardi” per il miglior soggetto ritenuto meritevole per la
freschezza pittorica, per la pulizia, tecnica e prospettiva, il Premio
“Ginnetti” per la migliore prospettiva e altri premi in via di definizione.
Una
rassegna legata alla storia, un bellissimo connubio, non mancherà anche
quest’anno l’angolo dedicato agli artisti scomparsi o che per motivi di salute
non possono più esporre, perché sono sempre più convinto che un popolo che non
ha passato non ha futuro.
La
commozione rischia da far da padrona in questa edizione della rassegna per la
rinascita del Circolo Artistico “ La Pallade Veliterna
che d’ora in poi porterà il nome di CIRCOLO ARTISTICO “LA PALLADE VELITERNA
GUSTAVO GUALTIERI” era il desiderio di molti, la rinascita a Velletri di una
realtà che potesse anche se solo idealmente aggregare tutti gli artisti
veliterni e perché no del circondario per parlare un lingua sola quella del
colore e dell’arte.
Una
esigenza avvertita lo scorso anno, nella gioia dei vari artisti di ritrovarsi
insieme, di nuovo uniti da uno scopo l’arte, scorrere le testimonianze
fotografiche delle edizioni passate, ci fa ricordare amici, personaggi che
hanno lasciato un ricordo indelebile nella storia del premio, mi piace
ricordarli anche qui convinto che la memoria serva per andare avanti mi
riferisco al maestro TULLIO CIPOLLARI
Esponente
dell’antica scuola veliterna, raffinato artigiano stuccatore, a lui si deve il
recupero degli stucchi della chiesa dei SS Pietro e Bartolomeo, nonché valente
pittore il suo soggetto preferito erano i fiori. Quando lo scorso anno chiesi
al figlio Mauro, un quadro per ricomporre le mitiche tre “C” Calcagni –
Cupellaro e Cipollari, volli proprio i fiori.
Bene
guardare i quadri di mastro Tullio è come entrare in un modo fatto di natura e
di dolcezza dei soggetti, i suoi fiori sono perfetti direi rasentano la
fotografia, rilassano l’animo e allietano il cuore.
ALDO CUPELLARO, la matita in mano a Cupellaro è come un bisturi in
mano ad un chirurgo, la precisione nel tratto e la perfezione nel chiaroscuro,
fa delle opere di Aldo validissime espressioni dell’arte grafica, la sua
fantasia e a volte la sua inquietudine si vedono nelle sue cose, ma resta il
fatto che davanti ad un lavoro di Cupellaro si può discutere per ore cercando
ogni sfaccettatura ed ogni aspetto del messaggio che il maestro vuole inviare,
sicuramente un messaggio di allegria e giocosità come è del resto il carattere
di Aldo stesso.
ANTONINO CALCAGNI un veterano, la
sua pittura è la pittura del racconto, la pittura fotografica che fissa su tela
o su altro supporto quei preziosissimi fotogrammi della memoria, ad esempio dei
casali di Velletri, oppure dei fontanili che zampillano nel territorio
campestre cittadino. Tonino è anche il pittore del bucolico, delle scene agresti
dove un cacciatore cerca le sue predi,
un mondo dettato dall’esperienza e dai suoi capelli bianchi, ma che lascia
davanti ad ogni opera quel patrimonio prezioso chiamato semplicemente
esperienza.
GISELLA CARAVA’ l’arte di Gisella, come ebbi modo di scrivere qualche
hanno fa, è l’arte del suo vivere quotidiano, in ogni suo “prodotto” si può
trovare un momento fondamentale della sua vita, messaggi di protesta, urla di
dolore, gioia, Gisella traspare nella pittura i suoi singolari stati d’animo,
la strada da lei compiuta dagli anni della Pallade a oggi è meramente
meritevole degna di considerazione proprio perché non si è arresa davanti alle
difficoltà della vita. Altra firma storica del Premio è CARLA CATULLO artista poliedrica nelle tecniche e nei soggetti,
anche se è ferma da qualche tempo, con le opere facenti parte della sua
produzione, si presenta nella sua eleganza e sensualità degna della sua arte
che le ha dato numerose soddisfazioni.
I
premi che saranno assegnati quest’anno sono:
PREMIO DI PITTURA “LA SCALETTA targa Gustavo
Gualtieri” messo in palio della
stessa famiglia Gualtieri, si tratta del riconoscimento istituto ben trentaquattro anni fa, ma assegnato per
XXII anni consecutivi, dallo scorso anno porta con se anche il nome del suo
fondatore
PREMIO NAZIONALE “PALLADE VELITERNA” il riconoscimento istituito ventinove anni fa, ma
assegnato per X volte consecutive che ha portato nella sala delle lapidi del
Palazzo Comunale, artisti da ogni parte d’ Italia, creando anche scalpore,
tanto da finire su rotocalchi nazionali, quando Van Roi Dalì distrusse a colpi
d’ascia il quadro primo classificato; era il 1987
IL PREMIO BENEDETTO DI VITO, per la scultura, dedicata all’autore di alcuni dei
più importanti monumenti cittadini tra i quali ricordiamo la stele ai caduti
sul lavoro, la Madonna
dell’ Orfano sulla terrazza della casa somasca di San Martino il San. Girolamo
Miani sempre sulla terrazza di S.Martino i mascheroni della fontana di Piazza
Cairoli
IL PREMIO “MADONNA DELLE GRAZIE” per l’arte sacra, viene istituito quest’anno grazie
alla disponibilità dell’associazione portatori Madonna delle Grazie al miglior
soggetto sacro presente nella rassegna
IL PREMIO “GINNETTI” all’opera ritenuta meritevole per la freschezza dei
colori e della fattura
Seguiranno
delle menzioni con attestato dedicate ad artisti e a docenti dell’ Istituto d’arte che hanno
lasciato traccia della loro esperienza artistica
MENZIONE “LIVIO RONDONI” per il miglior chiaro scuro
MENZIONE “MARCELLO DE ROSSI” per l’opera con il migliore prospettiva
MENZIONE “ANTONIO LANA” per la qualità pittorica
MENZIONE “SANTOLO MAFFETTONE” per il colore
MENZIONE “TULLIO CIPOLLARI” per la miglior rappresentazione floreale
Saranno
assegnati anche altri premi che verranno presentati il prossimo 15 Settembre
dalle ore 19.00 presso il Cafè Je T’aime in Corso della Repubblica 352 per la
serata ufficiale di presentazione alla città e alla stampa dell’edizione 2012
della rassegna
IL PRESIDENTE
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